Regolamento Attuativo per la mediazione umanistica
– modello Jacqueline Morineau –
(Approvato dal Consiglio Direttivo in data 25.07.2024)
Art. 1 – FINALITÁ
Il presente Regolamento Attuativo per la Mediazione Umanistica si intende integrativo del Regolamento Interno di EIMI per quanto concerne l’ambito della Mediazione Umanistica, riguardante le indicazioni per la formazione dei candidati soci professionisti, le procedure di selezione di ammissione e il riconoscimento delle scuole di formazione.
Art. 2 – SPECIFICITÁ DEL MODELLO UMANISTICO
La Mediazione Umanistica, di seguito indicata MU, fondata nel 1983 da Jacqueline Morineau a Parigi, fa parte di un progetto sociale che, attraverso l’ascolto e il dialogo, partecipa alla costruzione di una cultura di Pace con sé stessi e con il mondo circostante.
Il saper essere e saper fare del mediatore umanistico trovano applicazione nei diversi contesti: sociale, penale, familiare, scolastico, civile e commerciale, in ogni contesto nazionale e internazionale, in ogni campo del vivere quotidiano ove ci siano conflitti, disordine e difficoltà di relazione.
La Mediazione Umanistica punta alla riscoperta dei bisogni fondamentali e dei valori universali, comuni agli individui in conflitto, quali Giustizia e Verità.
Prioritario è dare parola alla violenza come frutto di una sofferenza aprendo ad una trasformazione sia di sé sia della relazione conflittuale, generando un nuovo sguardo sul futuro attraverso la consapevolezza di una vicinanza nella separazione, una solidarietà nella vulnerabilità, di una comune origine e un comune destino.
La Mediazione Umanistica è un’esperienza universale, intrinsecamente collegata con la dimensione spirituale dell’Uomo.
La Mediazione Umanistica, a differenza dei metodi alternativi di risoluzione delle controversie, incentrati sul problema e sulla sua risoluzione, non cerca una soluzione del conflitto, ma apre al riconoscimento reciproco dei partecipanti, ad accogliere le differenze nel rispetto della dignità della persona.
Il modello Morineau tende:
– all’ascolto di sé come punto di incontro, dove i protagonisti possano riconoscersi e rinunciare all’illusione di un equilibrio fondato sul potere e sulla competizione volti al raggiungimento del proprio esclusivo bene;
– all’impegno nell’ascolto reciproco, consentendo ai partecipanti di sentirsi riconosciuti e potersi relazionare in modo autentico.
L’etica e la deontologia professionale del modello umanistico sono comuni alle altre metodologie di mediazione: regole, principi e valori che vincolano i soci professionisti del conflitto di EIMÍ, declinati nel Codice Etico-Deontologico e di Condotta, approvato dal Consiglio Direttivo.
Al mediatore umanistico e al formatore di mediatori è inoltre richiesto di coltivare l’umiltà come postura rituale, che affonda le sue radici nel sapere socratico “so di non sapere” e costitutiva del modo di operare, e di essere, come attitudine, appresa e trasmessa sempre in modo comunitario, che richiama alla stretta relazione dell’Uomo con la terra, humus.
Art. 3 – ACCREDITAMENTO DEGLI EVENTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DI BASE
Gli Enti e/o i singoli Formatori che organizzano percorsi di formazione professionale di base per Mediatori Umanistici possono richiederne a EIMI il riconoscimento mediante:
- a) inoltro della richiesta di accreditamento al Comitato Scientifico via mail a comitatoscientifico@eimi-amc.it utilizzando il MODULO PER LA RICHIESTA DI PATROCINIO E CREDITI FORMATIVI scaricabile dal sito di EIMI, che dovrà pervenire, debitamente compilata e corredata da quanto richiesto, almeno 30 giorni prima della data fissata per l’inizio della formazione;
- b) impegno a produrre per ciascun candidato che avrà ultimato il percorso e di cui verrà richiesta l’ammissione agli esami finali:
– il diploma di laurea conseguita di cui al successivo paragrafo 4.4;
– il registro della frequenza alle ore di lezione;
– il registro o la scheda individuale della pratica guidata svolta.
Il Comitato Scientifico risponderà alla richiesta di riconoscimento entro 20 giorni dal suo ricevimento, identificando il numero di crediti formativi in base alle tabelle inserite nel presente Regolamento. In caso di mancato riconoscimento, verrà inviata la motivazione al soggetto richiedente l’accreditamento, comprensiva di eventuali richieste di integrazioni e/o di ripresentazione della domanda.
Per i percorsi di formazione iniziale e continua a pagamento è dovuto il rimborso delle spese di segreteria per l’istruttoria della pratica indicato nel MODULO PER LA RICHIESTA DI PATROCINIO E CREDITI FORMATIVI.
Gli enti organizzatori si faranno carico delle spese per ogni costo e compenso connesso al Commissario, in forma diretta o di rimborso.
Per ogni corso riconosciuto da EIMI, l’Ente organizzatore deve conservare (e produrre a richiesta del Comitato Scientifico, anche per tramite di Commissione dallo stesso nominata), per ciascun candidato, tutta la documentazione attestante il percorso formativo e gli atti relativi alla sessione d’esame svoltasi, per un periodo non inferiore a cinque anni e nel rispetto della normativa sulla privacy.
Alla conclusione di ogni sessione d’esame, la Scuola deve trasmettere ad EIMI l’elenco dei corsisti che hanno superato l’esame e sono pertanto idonei a presentare domanda di ammissione in EIMI.
Art. 4 – PROCEDURA DI AMMISSIONE DEI CANDIDATI MEDIATORI UMANISTICI PROFESSIONISTI
Possono richiedere l’ammissione a EIMI per la componente Mediazione Umanistica, i professionisti che, in possesso di attestato di qualificazione, presentino l’apposita domanda (scaricabile dal sito) corredata della documentazione richiesta, avendo frequentato percorsi di formazione specifica:
– riconosciuti da EIMI;
– presso scuole/associazioni non riconosciuti da EIMI.
La selezione dei candidati professionisti si differenzia sia in base al percorso di formazione di provenienza, sia al tempo trascorso tra il conseguimento del titolo di mediatore umanistico e la domanda di ammissione, o riammissione, a EIMI.
- a) Per i candidati che provengono da percorsi formativi riconosciuti da EIMI: l’esame di fine corso verrà svolto alla presenza del commissario di EIMI che valuterà l’idoneità dei candidati. In caso di parere favorevole del commissario sarà sufficiente presentare l’attestato di qualificazione di mediatore umanistico, mentre in caso di parere negativo verrà indicata e quantificata la necessità di formazione integrativa.
- b) Per i candidati che provengono da percorsi formativi non riconosciuti da EIMI:
- se il percorso formativo è stato svolto prima della costituzione di EIMI, il candidato dovrà allegare, oltre a quanto già previsto nella domanda, anche il curriculum completo della propria formazione, allegando i relativi attestati, per consentire all’apposita Commissione nominata dal Comitato Scientifico di valutare caso per caso l’ammissione e/o determinare le eventuali prove aggiuntive da sostenere e/o l’eventuale monte ore di formazione integrativa;
- se il percorso formativo è stato svolto dopo la data di costituzione di EIMI, il candidato, oltre a inviare il curriculum della propria formazione, allegando i relativi attestati, dovrà sostenere un esame mediante:
- una prova scritta (finalizzata alla verifica delle conoscenze teoriche);
- un colloquio orale (finalizzato alla verifica della conoscenza della deontologia, dei compiti, delle abilità e della specificità dell’attività del mediatore umanistico);
- una prova pratica consistente in un “gioco dell’oggetto mediatore” e in una “mediazione simulata”, in cui il candidato, in team con almeno altri due mediatori, nella posizione di mediatore potrà dimostrare il possesso di conoscenze, abilità, competenze e attitudine alla buona pratica del mediatore umanistico.
EIMI organizza almeno una volta all’anno le suddette prove d’esame per ammissione.
Inoltre, verrà valutata caso per caso la consistenza dell’esame di ammissione, da parte dell’apposita Commissione nominata dal Comitato Scientifico di EIMI, per coloro che:
- avessero lasciato trascorrere più di quattro anni solari dalla conclusione del percorso di formazione di base riconosciuto senza iscriversi a EIMI,
- oppure non avessero rinnovato la quota associativa ad EIMI per più di tre anni solari,
- oppure, avendo rinnovato l’iscrizione annuale ad EIMI, fossero usciti dall’elenco dei Mediatori Umanistici di EIMI e vi volessero fare nuovamente ingresso.
Per la partecipazione alle prove d’esame al fine dell’ammissione nell’elenco MU di EIMI, i candidati dovranno presentare l’attestazione del pagamento di € 100 per spese di segreteria per l’istruttoria della pratica (importo ridotto a € 50 per il Socio EIMI in regola con l’iscrizione all’Associazione ma che fosse uscito dall’elenco dei Mediatori Umanistici di EIMI e vi volesse fare nuovamente ingresso).
Art. 5 – COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE D’ESAME
La commissione d’esame, nominata dal Comitato Scientifico in carica, è composta da tre membri:
– uno scelto tra i Soci Fondatori;
– due individuati tra i Soci presenti nell’elenco dei Formatori e/o Mediatori di comprovata esperienza.
La commissione d’esame, verificate le competenze dei Soci candidati professionisti rilascia l’attestazione del risultato positivo dell’esame.
Ai fini dell’iscrizione nell’elenco dei Mediatori Umanistici di EIMI, il candidato inoltra al Consiglio Direttivo la domanda di ammissione unitamente all’attestazione del superamento dell’esame.
Art. 6 – FORMAZIONE DI BASE PER DIVENIRE SOCIO MEDIATORE UMANISTICO PROFESSIONISTA
Di seguito vengono definiti i contenuti minimi relativi al percorso formativo, che i candidati devono soddisfare, per poter accedere alla componente Mediazione Umanistica di EIMI.
Le persone che iniziano un percorso di formazione come mediatori, se già non appartengono ad un gruppo-centro-comunità di appartenenza, è opportuno che vengano invitati a partecipare/aderire a comunità di pratica esistenti e/o da avviare con il sostegno e accompagnamento dei formatori durante o al termine dei corsi formativi.
Criteri:
Per l’accesso al percorso di formazione di base in Mediazione Umanistica è richiesto:
- essere in possesso di almeno una laurea triennale,
- sostenere un colloquio motivazionale con il/i formatore/i per la valutazione degli interessi del candidato, con particolare attenzione a:
- avere una forte motivazione;
- avere la volontà di mettersi in gioco per affrontare i propri conflitti e i propri limiti per accoglierli.
Durante il colloquio motivazionale ogni candidato sarà inoltre opportunamente informato dei limiti e/o vincoli che la legge italiana impone rispetto all’esercizio della mediazione in ambito civile, penale, familiare.
Standard:
Il percorso di formazione consiste in un cammino esperienziale che prevede:
- durata non inferiore a n. 240 ore, con il coinvolgimento diretto dei partecipanti nelle attività di formazione pratica e teorica;
- previsione della possibilità di recupero di eventuali assenze dei corsisti al fine di garantire la frequenza completa;
- un tirocinio della durata minima di n. 40 ore, in cui il mediatore verrà accompagnato da un tutor anche nella conoscenza della vita di un centro e nell’inserimento in un’équipe di mediazione, presso la medesima agenzia che ha organizzato il percorso formativo o presso strutture verificate e/o centri convenzionati. Il tirocinio può inoltre permettere la connotazione e la “specializzazione” nei diversi ambiti di applicazione della mediazione umanistica;
- forme di autovalutazione in itinere e finale, accompagnate dalla lettura dell’esperienza del singolo, e del singolo nel gruppo, che il formatore cura durante il percorso di formazione;
- studio di una bibliografia minima essenziale, oltre all’indicazione di una sitografia e filmografia, opportune per lo studio e l’approfondimento dei temi della mediazione, a partire da testi di Jacqueline Morineau.
- il positivo superamento di una prova scritta e di una prova pratica, oltre alla discussione di un elaborato originale.
- il rilascio di un’attestazione di mediatore umanistico al termine del corso
Contenuti:
La formazione alla pratica della mediazione umanistica è un percorso globale, comprendente contributi teorici e laboratoriali, che mira a fare acquisire ai partecipanti le basi necessarie per sviluppare prima di tutto lo spirito della mediazione: l’integrazione del “saper essere” e del “saper fare” del mediatore, nel rispetto delle differenze di ognuno.
La formazione è soprattutto esperienziale e si sviluppa attraverso:
- esercizi di ascolto di sé e dell’altro;
- il linguaggio delle emozioni;
- situazioni di conflitto da mediare;
- situazioni di conflitti latenti o dichiarati vissuti dai partecipanti;
- osservazioni e valutazioni sulle esercitazioni permettendo ai partecipanti di scoprire le reali attese dei mediandi, identificare le cause alla base dei conflitti ed integrare i fondamenti della Mediazione Umanistica;
- attività di tirocinio per acquisire pratica esperienziale attraverso la partecipazione a mediazioni affiancando mediatori esperti.
Da un punto di vista operativo la formazione avviene attraverso lo sviluppo dei seguenti punti:
- La Mediazione alla luce del teatro greco;
- Il rituale della Mediazione: struttura e fasi (teoria, crisi e catarsi);
- Mediare un conflitto: gestione diretta di situazioni di
Durante il percorso di formazione dei mediatori le competenze fondamentali da acquisire sono:
- prendere le distanze dalle proprie interpretazioni, proiezioni e giudizi, conservando una distanza dal conflitto;
- l’ascolto empatico (emozioni, e “non-detti”);
- il riassunto iniziale (parole significative);
- l’utilizzo della comunicazione a specchio espressa mediante dei “sentiti” per la restituzione dell’emozione prevalente pervenuta dall’ascolto empatico, in forma essenziale;
- le mini-sintesi senza riportare ai fatti ma alle emozioni provate, per un cammino di maggiore conoscenza di sé e della relazione con l’altro;
- l’astensione dal proporre suggerimenti, indicazioni o soluzioni;
- operare in équipe con altri mediatori;
- la capacità di accogliere la sofferenza dell’Uomo, quale componente positiva della parte più intima dell’esperienza umana per favorire una più profonda conoscenza di sé e dell’altro;
- accompagnare i mediandi a toccare la propria dimensione spirituale, costituita dai valori universali, dalla “nus”, dall’Uno, al fine di permettere quella trasformazione che segna un cammino di rinascita;
- accompagnare l’eventuale domanda di riparazione morale, simbolica o materiale nel caso ne emergesse il bisogno.
BIBLIOGRAFIA MINIMA:
Girard R. – La violenza e il sacro, Adelphi 1992
Herrigel E. – Lo zen e il tiro con l’arco, Adelphi 1975
Morineau J. – Lo spirito della mediazione, Franco Angeli 2000
Morineau J. – Il mediatore dell’anima, Servitium 2010
Morineau J. – La mediazione umanistica, Erickson 2018
Vernant J.P. – Vidal Naquet P. – Mito e tragedia nell’antica Grecia, Einaudi 1977
Art. 7 – PROCEDURA DI AMMISSIONE DEI CANDIDATI FORMATORI DI MEDIATORI UMANISTICI PROFESSIONISTI E DI FORMATORI
Al fine dell’ammissione come Formatore di mediatori per la componente Mediazione Umanistica di EIMI, i mediatori dovranno presentare al Comitato Scientifico apposita istanza, documentando il curriculum effettuato rispetto a quanto indicato nel successivo art. 7, unitamente alla valutazione resa dal/dai formatore/i esperto/i che ha affiancato.
Per la verifica della idoneità al fine di essere inserito nell’elenco Formatori per la MU di EIMI, i candidati dovranno presentare l’attestazione del pagamento per spese di segreteria per l’istruttoria della pratica di € 50 (importo ridotto a € 25 per il Socio EIMI in regola con l’iscrizione all’Associazione ma che fosse uscito dall’elenco dei Formatori Umanistici di EIMI e vi volesse fare nuovamente ingresso).
Il Comitato Scientifico sottoporrà la candidatura ad apposita Commissione da esso nominata.
Art. 8 – FORMAZIONE PER DIVENIRE SOCIO FORMATORE UMANISTICO PROFESSIONISTA
Potranno richiedere l’inserimento nell’elenco dei formatori di Mediatori Umanistici i professionisti che, già presenti nell’elenco dei Mediatori Umanistici di EIMI, avranno seguito un percorso di formazione come di seguito indicato.
Criteri:
Il processo di formazione del Formatore di Mediatori Umanistici è molto simile alla modalità di apprendimento della pratica Zen: il formatore, come il maestro zen, è affiancato dall’allievo che impara dall’esperienza pratica e dal costante confronto vissuto nello spirito della Mediazione Umanistica.
Pertanto, non esistono corsi di formazione per formatori ma è richiesto:
- avere una consolidata pratica della Mediazione Umanistica in équipe;
- affiancare un Formatore esperto in almeno un percorso completo di almeno 240 ore di formazione per mediatori;
- conoscere e saper comunicare la Mediazione Umanistica nelle sue fasi e struttura “sapendo di non sapere”.
Standard:
Nei percorsi di formazione, il Mediatore che ha concluso la formazione di base e che aspira a divenire Formatore:
- opera in coppia con altro formatore esperto, che rappresenta la continuità come custode della direzione di senso dell’esperienza del gruppo e del singolo, grazie ad una visione chiara del processo di crescita nello spirito della MU;
- redige a fine percorso una relazione, come riflessione sulla formazione svolta, che rimanga come memoria condivisa e patrimonio comune del centro/associazione;
- supporta i partecipanti nel favorire, aiutare ed accompagnare la nascita di comunità di pratica, dare vita a nuovi gruppi, centri, associazioni, nei territori di provenienza di cui può supervisionarne il percorso;
- predispone e attua colloqui motivazionali e di valutazione con i richiedenti la formazione di base, prima, durante ed a fine percorso.
Contenuti:
Il focus della formazione del formatore è:
- l’acquisizione di esperienze e di competenze per la trasmissione del “saper essere” e del “saper fare” nello spirito della MU;
- l’allenamento della capacità di avere cura del singolo e del
Art.9 – POLIZZA ASSICURATIVA
EIMI, pena l’esclusione dall’Associazione, richiede ai Soci la copertura dei rischi per i danni arrecabili nell’esercizio dell’attività professionale, mediante una specifica polizza assicurativa per la Responsabilità Civile, come previsto nell’art. 7, comma 1, lettera e) della legge 4/2013.
Gli estremi della polizza assicurativa devono essere comunicati al Consiglio direttivo al momento della richiesta di iscrizione ad EIMI o del rinnovo associativo, oltre che agli utenti nei primi colloqui informativi. L’obbligo di copertura assicurativa decorrerà dal 01.01.2025.
EIMI valuta la possibilità di stipulare convenzioni con Compagnie Assicurative o di brokeraggio, allo scopo di offrire ai propri Associati, senza alcun obbligo di adesione e vincolo, tariffe vantaggiose o coperture più efficaci.
Art. 10 – ATTESTAZIONI RILASCIATE DA EIMI
Al fine di garantire la trasparenza del mercato dei servizi professionali, EIMI rilascia ai propri Soci tessera associativa riportante il numero di iscrizione, i dati identificativi del Socio inclusa fototessera, di validità annuale.
Inoltre, effettuate le necessarie verifiche, EIMI rilascia ai propri iscritti l’Attestato di Qualità e di Qualificazione Professionale dei Servizi Prestati, come previsto negli artt. 7 e 8 della L.4/2013, con le modalità riportate nelle LINEE GUIDA PER LA CONCESSIONE DEI PATROCINI, DEI CREDITI FORMATIVI E DELL’ATTESTATO DI QUALITÀ E DI QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE DEI SERVIZI PRESTATI.
ART. 11 – MODIFICHE AL REGOLAMENTO
Il Consiglio Direttivo, raccolto il parere del Collegio dei Sindaci e dei Revisori dei Conti, modificare, ex art. 12, comma 1, lettera e) dello Statuto, il presente Regolamento.
Il Consiglio Direttivo metterà in consultazione a tutti i Soci le modifiche, per un periodo minimo di 30 giorni antecedenti la prima Assemblea utile, periodo durante il quale raccoglierà le osservazioni e le eventuali modifiche proposte dai Soci.
Su impulso di 1/3 dei Soci, in regola con il pagamento della quota associativa e che non siano stati sanzionati dal Collegio di Disciplina, possono essere proposte al Consiglio Direttivo delle modifiche al presente Regolamento.
Il Consiglio Direttivo, nei 30 giorni successivi al ricevimento delle proposte, procederà come previsto al precedente comma.
ART. 12 – ENTRATA IN VIGORE E DISCIPLINA TRANSITORIA
Il presente Regolamento entra in vigore a decorrere dalla data di approvazione da parte del Consiglio Direttivo.
In via transitoria e fino al 31 dicembre 2025, sono possibili provvedimenti di sanatoria, da valutarsi caso per caso, a cura dell’apposita Commissione nominata dal Comitato Scientifico, con l’assenso del Consiglio Direttivo.