εἰμί – IO SONO
EIMI – Associazione Mediatori del Conflitto nasce dal bisogno di un gruppo di mediatori, conciliatori dei conflitti e formatori nei medesimi ambiti di trovare un luogo di incontro e confronto senza pregiudizi, senza barriere e in cui sentirsi a casa.
La convinzione di base è che non esistano modelli di mediazione distinti e contrapposti ma che il mondo delle ADR (Alternative Dispute Resolution) sia uno ed uno solo.
Essere Mediatori, Conciliatori e Formatori non è semplicemente l’esercizio di una professione ma è l’espressione dell’Io: IO SONO Mediatore, Conciliatore e Formatore.
EIMI vuole dare un contenuto valoriale a parole come riunire, tutelare, organizzare, promuovere, favorire.
EIMI risponde al bisogno di riunire chi si sente Mediatore, Conciliatore e Formatore e cerca il confronto con altri Mediatori, Conciliatori e Formatori, vuole condividere le proprie competenze acquisendone di nuove, cura costantemente la propria formazione e si impegna a rispettare un codice di condotta.
EIMI risponde al bisogno di tutelare la professione e la professionalità dei Mediatori, Conciliatori e Formatori attraverso la promozione e divulgazione delle ADR, il rispetto delle singole professionalità, la tutela dei propri Soci, la cura costante della formazione dei Soci, l’adesione da parte dei Soci ad un codice etico-deontologico e di condotta e la vigilanza costante sull’operato dei Soci con un’attenzione costante alla tutela degli utenti.
Scopo generale di “EIMI” è quello di:
a. riunire i professionisti che si occupano di mediazione in genere, comprendendo la mediazione civile e commerciale, la mediazione familiare, la mediazione umanistica, la mediazione penale, la mediazione scolastica ed ogni altro tipo di metodo A.D.R. (Alternative Dispute Resolution), in uno spirito di cooperazione e valorizzazione delle differenze individuali e professionali;
b. tutelare la figura professionale del mediatore e del formatore nei diversi modelli di mediazione, conciliazione e metodi ADR, divulgandone la funzione e la professionalità;
c. stabilire i criteri essenziali della figura del mediatore e del formatore nei diversi modelli di mediazione, conciliazione e metodi ADR e per la preparazione specialistica degli stessi, nonché verificare il corretto e qualificato esercizio della prestazione professionale;
d. organizzare, promuovere e favorire le iniziative di istruzione, formazione e perfezionamento professionale anche attraverso momenti di scambio, arricchimento e confronto a livello nazionale e internazionale, ricorrendo altresì all’ausilio di Enti di Formazione, Istituti, Ordini e Collegi Professionali, Università, Associazioni, Fondazioni, Aziende Private e Pubbliche, Scuole, Istituti e/o contributi locali, regionali, statali, comunitari, nel rispetto delle normative di settore nell’ambito della mediazione, conciliazione e metodi ADR;
e. rappresentare gli interessi professionali e scientifico-culturali dei propri Soci presso organismi nazionali, europei ed internazionali e promuoverne il riconoscimento;
f. tutelare l’attività svolta e i diritti dei propri associati, in merito allo specifico settore culturale e professionale, ponendosi come punto di riferimento di tutti gli iscritti per qualsiasi questione o problema legislativo, esecutivo e operativo;
g. vigilare sulla condotta professionale dei propri soci stabilendo sanzioni disciplinari ad essi irrogabili per violazioni al codice etico e/o deontologico nel rispetto di quanto previsto dal Codice del Consumo, nonché secondo la normativa di settore nell’ambito della mediazione, conciliazione e metodi ADR;
h. verificare i requisiti di onorabilità, imparzialità, indipendenza di tutti i soci e gli associati al fine dell’esercizio della professione nonchè per l’inserimento dei mediatori e dei formatori negli elenchi, albi, registri previsti dalle norme di settore nell’ambito della mediazione, conciliazione e metodi ADR;
i. promuovere forme di garanzia a tutela dell’Utente, tra cui l’attivazione di uno sportello di riferimento per il cittadino consumatore, presso il quale i committenti delle prestazioni professionali possano rivolgersi in caso di contenzioso con i singoli professionisti, ai sensi del Codice del Consumo, nonché per ottenere informazioni relative all’attività professionale in generale e agli standard qualitativi richiesti agli iscritti.